Tra le azioni climatiche più sollecitate nel corso della COP26 c’è la necessità di minimizzare i rischi per la salute pubblica.

Si avvia alla conclusione la Cop26 sui cambiamenti climatici di Glasgow. Le negoziazioni sono entrate nella fase conclusiva, la più complicata.

Il Glasgow Leaders’ Declaration on Forests and Land Use assomiglia ancora una volta a una dichiarazione di buone intenzioni, che non riesce a delineare impegni.

Le principali questioni affrontate sui temi acqua, agricoltura, loss and damage, gender e trasporti. I leader spingono per proteggere almeno il 30% dell’oceano.

Alla COP26 la retorica dei politici e dei media descrive decenni di inazione climatica come un formidabile sforzo per contrastare l’emergenza del secolo.

Attivisti da tutto il mondo hanno raggiunto Glasgow per il People’s Summit, il controvertice di tre giorni, che si apre con il processo contro le Nazioni Unite.

Per la prima volta nella storia dei negoziati sull’ambiente, i giovani sono stati i protagonisti di un’intera giornata della conferenza Onu Cop26.

People’s Summit: i Paesi del Sud del mondo hanno ormai accumulato verso i Paesi industrializzati un debito economico che sono impossibilitati a saldare.

Oltre 200mila attivisti da tutto il mondo sono scesi in piazza a Glasgow per dire stop alle false promesse dei leader della Cop26.