Alla Cop30 emerge un allarme globale: in molti Paesi il diritto alla protesta viene represso e l’attivismo ambientale è sempre più criminalizzato.
A Sud aderisce e diffonde l’appello contro la stretta repressiva dell’UNFCCC a Belém che minaccia popoli indigeni e diritto di protesta.
96 organizzazioni chiedono una politica libera dai fossili: basta lobby, avanti giustizia climatica e decisioni al servizio delle persone.
Belem in rivolta: popoli indigeni e movimenti sociali spingono per una COP30 che dica finalmente basta ai fossili.
Su ogni 25 persone accreditate al vertice, uno è un lobbista dei combustibili fossili, in totale sono oltre 1600.
Cop30 Il legame tra clima e disuguaglianze è ormai assodato. Ma dopo 30 anni di conferenze, i ricchi continuano a fare grandi affari con i fossili
Alla Cop30 1 partecipante su 25 è legato all’Oil&Gas. Crescono i lobbisti del fossile e l’Italia li accredita, indebolendo la lotta climatica.
Il TFFF entra nella Cupula tra promesse e contraddizioni: fondi incerti, debiti in aumento e movimenti che denunciano l’ennesima falsa soluzione verde.
Alla Cop30 un lobbista fossile ogni 25 delegatə: il vertice che dovrebbe chiudere l’era fossile continua a farsela scrivere da chi la profitta.
